Pierluigi Bersani favorito nella corsa alla segreteria del Partito democratico. Se si votasse oggi per le primarie vincerebbe con schiacciante vantaggio sugli avversari secondo un sondaggio dell'Ipr Marketing pubblicato ieri dal Riformista. Bersani conquisterebbe il 54% dei voti, all'attuale segretario andrebbe il 35% e Marino non avrebbe nessuna speranza con l'11% che gli accredita l'istituto di rilevazioni diretto da Antonio Noto. I sostenitori dell'aspirante leader emiliano appoggiato da Massimo D'Alema sarebbero per lo più over 35, lavoratori dipendenti e pensionati, elettori di centrosinistra che guardano con interesse al Pd e che con il loro voto gli permetterebbero di staccare Franceschini di ben 19 punti.
Il sondaggio mette però in luce un altro preoccupante dato, quello di un'affluenza alle urne in forte calo. Soltanto l'8% del complessivo elettorato italiano dichiara che voterà alle primarie del 25 ottobre. Una percentuale bassa considerato che il voto popolare che consacrò Walter Veltroni segretario fu del 10% (circa 3 milioni e mezzo di votanti) e per la premiership di Romano Prodi andarono alle urne circa quattro milioni e mezzo.
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