I finiani non si fanno intimorire dal pressing di Silvio Berlusconi che punta a nuovi 'singoli acquisti' tra gli indecisi. E guardano al Terzo Polo, che oggi tornerà a riunirsi per fare il punto della situazione. ''Ormai il dato è trattò' e non si ''torna più indietro'', è la parola d'ordine dei futuristi. Un modo per serrare i ranghi e ricompattare il gruppo in vista dei prossimi passaggi parlamentari. ''Berlusconi ha vinto una battaglia, ma non la guerra'', dicono dalle parti di Fare futuro.
Il vertice in programma oggi con Pier Ferdinando Casini, Francesco Rutelli e Raffaele Lombardo serve proprio per dire che ''non siamo al rompete le righe''. Il progetto, insomma, continua. C'è ancora tanta amarezza per il 'tradimento' di alcuni, ma ''bisogna andare avanti, altrimenti rischiamo di fare il gioco del Cavaliere, che punta a dividerci''. Qualcuno recrimina, perché se Italo Bocchino avesse fatto un intervento più moderato in Aula forse Moffa non avrebbe strappato: la ''moderazione paga sempre e questa volta la carenza di moderazione nelle parole di Bocchino è sotto gli occhi di tutti''. Ma c'è chi dice che ''prendersela con Italo'' ''significa solo creare un'alibi ai fuoriusciti''.
Futuro e libertà. insomma, tiene, dice Roberto Menia che ha cercato fino all'ultimo di 'trattenere' Moffa: ''Sapevo del travaglio interiore di Moffa, ma ero convinto che alla seconda chiama venisse su a votare, non me l'aspettavo proprio. Rispetto la sua decisione, ma alla fine la sua scelta non è politica. Io glielo detto di persona: 'Silvano, farti chiamare traditore dagli uni e dagli altri che senso ha?'''. Adolfo Urso guarda al futuro (''Ora costituire il polo dei moderati e dei riformatori'') senza nascondere i timori legati a una ''lacerazione nel centrodestra'' causata da Berlusconi ''tra moderati e oltranzisti''.
Replica al presidente del Consiglio anche il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa: "Berlusconi in 24 ore ha cambiato tre volte opinione. Prima ha parlato di coinvolgere l'intero gruppo, poi di tre parlamentari, oggi di singoli parlamentari. Io gli rispondo che non c'è trippa per gatti". "Cominciasse ad occuparsi seriamente dei problemi del Paese, degli italiani, se lo farà -prosegue il leader centrista rivolto al premier- troverà qua i 35 deputati compatti e coesi a cercare di risolvere i problemi della gente.