Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ''non è debole'' e ''semmai il suo limite è quello di appartenere alla stessa generazione di D'Alema e Veltroni, che ci hanno fatto sognare, vincere e perdere ma che adesso hanno esaurito la loro funzione''. Lo afferma Enrico Rossi (Pd), presidente della Regione Toscana, in un forum pubblicato oggi su 'La Repubblica Firenze'. ''Tocca a Bersani - secondo Rossi, che ha sostenuto il segretario al momento della nomina - affermarsi fino in fondo e mi è piaciuta quella foto dove sta da solo sul palco. E' lui il segretario. Un partito ha una disciplina fino a prova contraria, che sono 'sti caminetti?''.
Il segretario, per il governatore toscano, ''qualche volta ha esitato troppo nel dire quello che andava detto ma ora ha preso coraggio e forza''. E ''a norma di statuto il nostro candidato premier è e resta Pierluigi Bersani ma se lui deciderà di mettersi in gioco con le primarie può darsi che emergano altri nomi''. Del resto c'è il ''precedente'' di D'Alema ''che scelse di chiamare Prodi''. Secondo Rossi, il Pd deve ''svolgere un ruolo nei confronti dei tanti scontenti e delusi per ritrovare il senso di una forza politica che parte da Gramsci, Dossetti, Berlinguer, Moro, Bobbio. Il tema del lavoro deve tornare in primo piano, basta col partito liquido, stiamo in mezzo alla gente''.