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17 dicembre 2010

"Sono tranquillissimo per il futuro - ha assicurato il premier - sono sicuro che avremo la maggioranza per governare, altri otto sono pronti a passare con me" il presidente del Consiglio Berlusconi

   "Ho passato la notte a fare incontri, altri otto sono pronti a passare con me". E' quanto ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso di un incontro con i giovani del Ppe a Bruxelles, secondo il racconto di alcuni dei presenti, dinanzi ai quali si è detto "sicuro" di poter ampliare la maggioranza. "Sono tranquillissimo per il futuro - ha assicurato il premier - sono sicuro che avremo la maggioranza per governare e, se questo non dovesse avvenire, andremo al voto e vinceremo alla grandissima". Berlusconi ha poi ricordato che, "secondo gli ultimi sondaggi, il mio gradimento è al 56,4%: se pensate a tutto quello che mi è stato detto, è un miracolo".
Con i giovani del Ppe Berlusconi ha anche scherzato: "La società anagrammatica italiana - ha raccontato il premier, secondo quanto riferito da alcuni presenti - mi ha mandato l'anagramma del mio nome. Volete sapere qual è? E' 'unico boss virile'".
In mattinata poi, in un messaggio inviato ai sostenitori di forza silvio.it, il premier ha confermato l'intenzione di ''proseguire il cammino per riunificare i veri moderati in un unico grande movimento politico, ovviamente senza quei pasdaran che si schierano con Di Pietro e usano i toni, le calunnie e le false argomentazioni del Fatto quotidiano e di Repubblica''.
''Considero il consolidamento di una unica grande forza politica che sia la sezione italiana del Partito dei Popoli europei - ha continuato il leader Pdl - uno dei compiti fondamentali che devo assolvere nel mio impegno in politica''.
Quindi il premier ha dettato le tappe del ''cammino del buongoverno'' che proseguirà ''su tre linee fondamentali''. Oltre all'unificazione dei moderati, c'è il completamento dei cinque punti strategici sui quali avevamo avuto una fiducia ampia dal Parlamento il 29 settembre'' sperando che ''tutti i parlamentari che li hanno votati poche settimane fa siano coerenti con l'impegno assunto allora''.
E infine, l'appuntamento in Senato per ''completare la riforma dell'università''.