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29 novembre 2011

Berlusconi: ''Alfano, tra tutte le persone con cui ho lavorato e collaborato, è la persona a cui mi sento e sono più vicino per doti e caratteristiche. E' leale, determinato e ha passione per il Paese e le cose che fa”

''Alfano, tra tutte le persone con cui ho lavorato e collaborato, è la persona a cui mi sento e sono più vicino per doti e caratteristiche. E' leale, determinato e ha passione per il Paese e le cose che fa. Ho intravisto in lui delle doti che potessero portarlo a diventare il nuovo leader del centrodestra''.  ''Quando si è trattato di innovare e ringiovanire il campo - racconta l'ex premier - io e Letta abbiamo senza dubbio deciso di metterlo alla Giustizia, per dare una soluzione al più grande problema del paese.

A 37 anni era già saggiò'. Alla presentazione del libro di Angelino Alfano, Bruno Vespa chiede all'ex premier Silvio Berlusconi se con le sue dimissioni si sia valutata, in una fase precedente, l'ipotesi di un esecutivo Alfano-Maroni. ''Ho sofferto di alcuni mesi di sordità...'', risponde con una battuta l'ex premier, che poi spiega: ''Non c'è mai stata davvero un'ipotesi seria e possibile di questo tipo''. ''Se non daremo il 51% dei suffragi alla forza che vince le elezioni per cambiare la Costituzione - osserva Berlusconi durante la presentazione del libro di Angelino Alfano - non usciremo da questo vicolo cieco. Non c'è governo che possa pensare di poter intervenire positivamente e cambiare le leggi di questo Paese. Non diventeremo mai un paese giusto e moderno se non avremo la possibilità di cambiare la Costituzione''. ''Con il nostro governo in Cdm - continua l'ex premier - abbiamo approvato la riforma della giustizia che è spiegata nel libro di Alfano. Gli ostacoli ci sono stati e non ci hanno permesso il cambiamento. La riforma sta alla Camera e noi vogliamo mandarla avanti, ma ci è stato impedito da Fini e dai suoi che avevano occupato la presidenza della Commissione Giustizia''. Per Berlusconi, ''se non cambiamo la giustizia non avremo mai un paese moderno''. ''Non c'era un problema, ma a nessuno è passata per la testa l'idea che si potesse fare una cosa del genere'', conclude Berlusconi.