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05 dicembre 2011

Monti: "La crisi monetaria avrebbe conseguenze destabilizzanti sulle economie mondiali”

   E "se l'Italia non converte la spirale negativa sul debito che ispira diffidenza sui mercati internazionali ci sarebbero conseguenze drammatiche fino a mettere a rischio la moneta comune e colpire al cuore l'integrazione europea avviata 60 anni fa". "La crisi monetaria avrebbe conseguenze destabilizzanti sulle economie mondiali e mai come oggi gli sguardi dell'Europa e del mondo sono concentrati su quest'aula", aggiunge.

   Con il pacchetto di misure della manovra - "ispirata dai tre pilastri del rigore, equità e crescita'' - sono gettati dunque ''i semi di un'azione che mira a disegnare l'Italia dei nostri figli, un'Italia seria, europea, saldamente ancorata ai valori del lavoro e del risparmio, ma capace finalmente di esprimere crescita duratura'', sottolinea il professore parlando di un ''momento storico'' in cui bisogna dimostrare ''la grandezza di una nazione che attraversa un momento critico'. E ''non fare questi sacrifici significa farne di ben più gravi tra poche settimane e pochi giorni, mettendo a rischio la ricchezza accumulata''. Senza questo pacchetto l'Italia crolla, va in una situazione simile a quella della Grecia, un Paese simpatico, ma che non vogliamo imitare", aveva sottolineato in precedenza illustrando la manovra alla sala della stampa estera.

   Dopo essersi detto ''lieto di salutare il mio predecessore, l'onorevole Berlusconi, presente in Aula'', illustrando la manovra varata ieri commenta l'andamento dello spread: c'è ''una grande attenzione positiva per quanto abbiamo deciso ieri''. Manovra che non contiene solo ''risposte all'emergenza'' ma anche ''l'avvio di riforme strutturali''. ''Chiederemo agli italiani dei forti sacrifici - ha aggiunto - Si tratta di forti sacrifici, temporanei e circoscritti per doppiare questo capo molto difficile della nostra vita economica e sociale''.
Nel metterla a punto - prosegue il professore - il governo ha ''tenuto conto delle esigenze rappresentate dalle parti sociali e dalle forze politiche''. Lo dice il premier Mario Monti in aula alla Camera.

   E in ogni caso, ''questo è un primo passo, siamo solo agli inizi... ciò non significa che ogni 17 giorni presenteremo carichi come questi...''. ''Sicuramente c'è una storia di manovre quest'anno: noi consideriamo che la nostra sia molto diversa, perché ci sono dentro cose che, dal punto di vista dell'equità e riforme strutturali per lo sviluppo, sono molto più intense di quelle che caratterizzavano i 'pacchetti' precedenti'', aveva già sottolineato Monti aggiungendo: ''Questo governo è nato perché c'erano condizioni di emergenza - ha sottolineato il professore - Siamo sostenuti da forze politiche diverse. Confido che saremo sostenuti in Parlamento da forze politiche diverse che guardano a noi''. Sui costi della politica "procederemo bene al di là di quello che abbiamo fatto ieri". Insomma, "siamo solo agli inizi". Protezione sociale non come ''protezione del singolo posto di lavoro ma protezione del singolo lavoratore, possibilità di transito da un lavoro all'altro" il modello del Nord Europa "è un modello che ci ispira e faremo passi in questa direzione".

   Quanto alla questione dell'Ici sugli immobili della Chiesa, ''è una questione che non ci siamo posti ancora''. "Forse non vedrete un capitolo intitolato ai giovani ma certamente state cogliendo i diversi punti delle nostre politiche in cui ci preoccupiamo dei giovani", ha inoltre risposto Monti a quanti avevano lamentato l'assenza di provvedimenti ad hoc. E ''grazie ai proventi dello scudo fiscale è possibile l'adeguamento delle pensioni pari due volte il minimo, cioè pensioni di circa 1000 euro al mese''. In precedenza Monti aveva parlato anche della sua partecipazione alla trasmissione di Bruno Vespa (una ''breve comunicazione''), sulla quale vedo un'''onda di eccitazione psicodrammatica''. ''Prima di fare una breve apparizione domani sera in tv - ha aggiunto - avrò parlato con tutti. Ieri mi sono rivolto in un breve messaggio agli italiani, poi ho risposto alle domande della stampa in una lunga conferenza stampa. Oggi sono qui alla stampa estera''. ''Prima di fare una breve apparizione domani sera - insiste Monti - io avrò parlato pubblicamente in diverse occasioni: ieri in un breve messaggio agli italiani, poi una lunga conferenza stampa, oggi sono qua con voi, alle 16 sono alla Camera, alle 18 al Senato. C'è stata un'onda di eccitazione psicodrammatica di chi non aveva presenti questi precedenti sacri. Non ho fatto - assicura il premier - nessuna considerazione su abitudini o stili di comunicazione del mio predecessore''.