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03 dicembre 2011

Veltroni (Pd): ''Noi siamo ad un punto estremo della crisi e ho l'impressione che non ci si renda conto che il mondo non sarà più lo stesso dopo questa vicenda”

   ''Noi siamo ad un punto estremo della crisi e ho l'impressione che non ci si renda conto che il mondo non sarà più lo stesso dopo questa vicenda: siamo in un passaggio d'epoca che le nostre generazioni non hanno mai conosciuto''. Lo afferma Walter Veltroni in una intervista al 'Corriere della Sera' nella quale confida di ravvisare similitudini con la crisi di Waimar che segno' una ''crisi di sistema''.

   Oltre ad esprimere pieno appoggio al governo Monti, Veltroni dice che ''se non ci si affretta a trovare delle forme capaci di garantire al tempo stesso maggiore capacità e velocità di decisione e maggiori forme di coinvolgimento e protagonismo diffuso, il rischio è che alla fine possa prevalere l'idea che la democrazia è un costo che non ci si può permettere''.

   ''Il rischio di un tracollo dell'euro è fortissimo'' aggiunge Veltroni che mette in guardia dalla tentazione di pensare ad un ritorno al passato: ''quando sento dire, a destra e a sinistra, 'torniamo alla lira' penso che si stia sottovalutando la drammaticità della situazione. Noi dobbiamo sperare che si faccia un passo avanti e non indietro perché' dietro di noi c'è il baratro e non possiamo neanche restare fermi perché' sotto di noi è la terra che si muove. Noi siamo alla fine di un ciclo economico che ha prodotto giganteschi benefici ma che ormai ha le gambe d'argilla''.

   Sulle misure del governo Veltroni afferma di aspettarsi oltre al rispetto degli impegni con la Bce e con la Ue, misure per la crescita perché' ''un malato può morire per eccesso di medicine''. Tra le molte misure Veltroni suggerisce al governo che alla scadenza del Cda Rai venga nominato un amministratore unico. Inoltre che venga impedito lo scandalo del regalo delle frequenze a Rai e Mediaset.

   Sulle reazioni politiche, in particolare all'interno del Partito Democratico, Veltroni dice che ''il Pd non è mai stato unito come adesso e convinto della necessità di questo passaggio:l'abbiamo gestito bene tutti insieme''.