Io mi candido, sarò il quarto con Franceschini, Bersani e Marino. Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un’alternativa al Nulla. Così il comico - agitatore Beppe Grillo annuncia la sua discesa in campo, mescolando la provocazione alla proposta politica.
Grillo sarà dunque - se non ci saranno ostacoli burocratici - uno dei candidati alla guida del Partito democratico, i cui aderenti non si chiameranno più compagni, non si chiameranno più amici… si chiameranno comici.
Il mio programma - annuncia il Beppe nazionale - sarà quello dei Comuni a Cinque Stelle a livello nazionale, la restituzione della dignità alla Repubblica con l’applicazione delle leggi popolari di Parlamento Pulito e un’informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi. Temi troppo duri per le delicate orecchie di un Rutelli e di un Chiamparino. Ci sono milioni di elettori del PDmenoelle che vorrebbero avere un PDcinquestelle. Con questo apparato affaristico e venduto non hanno alcuna speranza. Il PDmenoelle è l’assicurazione sulla vita di Berlusconi, è arrivato il momento di non rinnovare più la polizza.
Il 25 ottobre 2009, dunque, anche Beppe Grillo sarà della partita, partecipando a quello che sembra diventato il secondo lo sport nazionale dopo il calcio: candidarsi alla segreteria del Pd.