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13 luglio 2009

La candidatura Grillo al Pd

Grillo 54

Della candidatura di Beppe Grillo alla segreteria del Partito Democratico si è detto tutto e il contrario di tutto. La notizia di ieri è che la sua iscrizione al partito è stata (definitivamente?) respinta e che l’ex-comico genovese non potrà concorrere alla leadership.

Data notizia delle discordanti reazioni tra i democratici, con tutti i vertici guidati da Fassino e Bersani che fanno appello alla presunta incompatibilità di Grillo con i valori del partito, e la Serracchiani che fa loro eco affermando - in una lettera a lui rivolta - che “lo statuto non ti permette di candidarti e tu lo sai”. Detto anche che altri come Adinolfi e la stessa Binetti sono invece favorevoli alla candidatura, a noi preme più che altro capire che possibilità avrebbe il nostro Beppe se lo si lasciasse libero di concorrere.

La prima domanda è: ma perché i “burocrati” del partito, come li chiama lo stesso sfidante, si sono opposti in maniera così dura, regalandogli una visibilità insperata e facendo in definitiva il suo gioco? Ricordiamo che è molto opinabile la teoria statutaria della Serracchiani e dei boss.