A meno di 48 ore dall’annuncio della possibile candidatura del comico Beppe Grillo, la classe dirigente del Partito Democratico deve affrontare l’ennesimo scandalo. In un solo pomeriggio, a Napoli, più di 6000 persone avrebbero deciso di aderire al Partito di Dario Franceschini.
Ignazio Marino, eletto nuovo castigatore del Partito Democratico per i dubbi sollevati sulla moralità del progetto politico che vorrebbe rappresentare, ha supposto che nel capoluogo canpano in pochi giorni ci sarà più tesserati che elettori. Sereno e fiducioso nel responsabile dei nuovi tesserati di Napoli si è detto Bersani.
Di fatto l’ennesima notizia che punta a minare gli equilibri interni del Partito tendenzialmente di centro-sinistra non è una totale novità. Come raccontato da Marco Paganini per polisblog.it, fu la giornalista Miriam Mafai in una puntata di Omnibus Estate a sollevare i primi dubbi sull’operato della dirigenza locale. Ad oggi, stando ai dati ufficiali, un quinto degli iscritti a Partito Democratico si sarebbe iscritto a Napoli.
Lecito chiedersi, alla luce di queste notizie, come si possa arrivare a questo punto. Preludio di qualcosa che per come procede il countdown al Congresso potrebbe prevedere di tutto. Veramente di tutto. Anche un qualsivoglia intervento berlusconiano, unico centro dei problemi della coalizione di centro-sinistra.