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28 novembre 2011

Nessuna divisione all'interno del Pd. Lo assicura il segretario del partito, Pier Luigi Bersani

   Nessuna divisione all'interno del Pd. Lo assicura il segretario del partito, Pier Luigi Bersani in un'intervista a Il Messaggero. Per Bersani ''c'è uno sport nel descrivere sempre il Pd come imbarazzato e diviso, senza accettare il fatto che noi discutiamo all'aria aperta. Però - aggiunge - dico questo: si leggono le posizioni di Fassina (più che di Fassina sono le posizioni deliberate dalle nostre assemblee) come tesi di una sinistra impotabile, mentre si tratta di idee liberali discusse ovunque. Il fatto che le sole misure di rigore e di austerità non accompagnate da politiche di equità e di crescita ci portino contro un muro, è teoria condivisa da tutti i liberali del mondo. Noi non facciamo una politica laburista, ma sociale e liberale''.

   Si torna a parlare di un congresso del Pd in primavera. ''Se si fa il congresso dovrei saperlo, non trova? Non mi risulta'', chiarisce Bersani aggiungendo che in ogni caso ''queste voci non sono da attribuire a un disagio. Semmai sono voci che richiamano la possibilità di investire ulteriormente sui risultati che stiamo incassando in termini di consenso''. Tra un anno e mezzo si vota a Roma per il sindaco e Zingaretti potrebbe essere il candidato...''Intanto devono decidere i romani'', dice Bersani che poi aggiunge: ''Per me Zingaretti è un amministratore ottimo, una personalità notevole, fra le migliori che abbiamo''.