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02 dicembre 2011

Di Pietro: “Non tanto per IdV, ma quanto per Verona, e per la democrazia, è importante la logica dell'alternanza e dell'alternativa”

   Non tanto per IdV, ma quanto per Verona, e per la democrazia, è importante la logica dell'alternanza e dell'alternativa che il professor Borghesi propone''. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sostenendo a Verona la candidatura di Antonio Borghesi alle primarie di centro sinistra per il Comune scaligero. ''Noi lo abbiamo proposto per le sue qualità professionali, per la sua trasparenza amministrativa, per la sua rettitudine morale e per la capacità, già dimostrata a Verona, di saper amministrare - ha spiegato Di Pietro -. Durante la sua amministrazione della Provincia non ci sono stati scandali, ne' sprechi, ne' tassazione continua dei cittadini. Ripeto, noi proponiamo il professor Borghesi perché' possa fare più, meglio e in maniera più qualificata di chi ha governato prima. Borghesi è una persona sulla cui rettitudine morale e capacità professionali tutti possono mettere la mano sul fuoco. E noi di IdV lo facciamo''.

   ''Che il nostro paese sia in uno stato di totale pericolo per la sua stabilità finanziaria lo sappiamo. Sappiamo anche che la colpa è di decenni di malgoverno, di corruzione politica e di sprechi. In questi ultimi 15 anni il governo Berlusconi ha aggravato la situazione, perché' invece di prendere provvedimenti per il Paese li ha presi per interessi personali''. Così l'on. Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, sul rischio recessione paventato dal ministro Passera. ''Quello che vogliamo da Passera non è la diagnosi, se no lui non stava lì, ma la terapia. E' non vogliamo che i soldi per far fronte a questo disastro li prenda dai poveri cristi, cui tagli la busta paga'', ha aggiunto Di Pietro.

   Soffermandosi sui provvedimenti per la crescita, Di Pietro ha aggiunto che ''bisogna operare prima di tutto sul fronte del reperimento delle risorse, perché' senza di quelle non c'è crescita. In questo senso la lotta all'evasione fiscale ed i contributi di solidarietà, che devono essere dati da alcune categorie, penso agli scudati fiscali, sono necessari''.

   In secondo luogo, secondo Di Pietro, servono forti incentivi per la piccola e media impresa e per l'imprenditoria giovanile. C'è infatti un forte problema-giovani, che adesso in Italia non hanno alcun futuro. Quello che dobbiamo fare è dare crediti e interventi di fiducia a quelli che hanno progetti qualificanti e qualificati.

'Non conosciamo il provvedimento e non è opportuno giudicare, ne' positivamente ne' negativamente, quello che non abbiamo letto. Certo è che noi di IdV siamo convinti che sulle pensioni si può e si deve intervenire, ma sui privilegi, sulle doppie e triple pensioni, su chi non ha pagato i contributi''. Lo ha detto a Verona il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, commentando la prossima riforma delle pensioni del governo Monti.

''Riteniamo che invece chi per 40 anni i contributi se li è pagati davvero, la pensione se l'è pagata lui, non gliel'ha pagata lo Stato - ha proseguito Di Pietro -. Bisogna prevedere da subito il reato di furto aggravato per coloro che trattengono i contributi dei lavoratori e li riversano, per miliardi di euro, allo Stato. Riteniamo sia necessario unificare il sistema pensionistico per averne uno solo, accorpando tutti gli altri enti previdenziali all'interno dell'Inps''. Per Di Pietro, ''fare qualcosa è necessario.

Che cosa c'è da fare lo vedremo alla prova dei fatti, per il governo Monti. Adesso è meglio comportarsi come San Tommaso, vedere e poi giudicare''.