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01 dicembre 2011

Uno ''sforzo collettivo'' è necessario per affrontare i problemi del Paese ma deve essere assecondato dalla ''responsabilità' di tutti'', lo ha affermato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani

   Uno ''sforzo collettivo'' è necessario per affrontare i problemi del Paese ma deve essere assecondato dalla ''responsabilità' di tutti'' e caratterizzato da ''equità''' e da misure ''il meno possibile recessive''. E' quanto ha affermato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani in una intervista televisiva a Youdem nella quale ha ribadito che il principio ispiratore della manovra per il Pd è chi ha di più deve dare di più.

   ''Noi -ha affermato Bersani- conosciamo bene i problemi, l'emergenza che deve affrontare il Paese: la conosciamo meglio di altri. Non a caso da un paio di anni diciamo che il Paese sarebbe finito nei guai. Sono stati tre anni di mancate risposte ai problemi, adesso ci troviamo ad una questione veramente seria e quindi sappiamo che dobbiamo fare uno sforzo. Uno sforzo collettivo davanti al quale ciascuno deve prendersi la sua responsabilità. Noi chiediamo una cosa fondamentale: l'equità. Chi ha di più deve dare di più, questo è il punto''.

   D - Il presidente della Repubblica ha lanciato un appello dicendo che l'Italia ce la deve fare. Da parte del Pd c'è preoccupazione sulla tenuta del governo?.

   BERSANI - ''Noi siamo pronti a sostenere questo governo anche se non farà il 100 per cento di quello che faremmo noi. Credo che questo debba essere condiviso un po' da tutti. Io non ho apprezzato certe affermazioni, certi condizionamenti che sono venuti dal lato della destra. Qui non si tratta di porre condizioni. Si tratta di dire le proprie idee, noi le abbiamo, le abbiamo presentate, le presenteremo e ci aspettiamo che davanti a queste idee non si rimanga soordi e disattenti. Detto questo, una delle cose che chiediamo è di non tenere al riparo in questa vicenda chi ha di più. Questo è il nostro punto di partenza e di cercare di fare in modo che le misure che certamente non saranno indolori siano il meno possibile recessive. Quindi abbiano occhio all'esigenza di consumi, di redditi, delle situazioni più difficili, dei redditi popolari. Questa è sostanzialmente la nostra posizione, poi i particolari rivedremo appena conosceremo nel preciso le intenzioni del governo, perché' fin qui si è discusso su supposizioni''.