Mentre Caminiti ha indetto una conferenza stampa per lunedì prossimo a Lamezia Terme, Carlo Guccione, in base al regolamento, ha accettato la proposta di candidatura e ha diffuso le linee programmatiche della mozione nella quali spiega lo spirito con cui i bersaniani si accingono ad affrontare la fase congressuale che si concluderà con le elezioni primarie del 25 ottobre prossimo, che condurranno all’elezione del nuovo Segretario nazionale e regionale del partito.
Il primo punto che Guccione pone è la necessità di «superare l’impostazione del cosiddetto partito “leggero” per avviare una stagione nuova che conduca al radicamento del Partito democratico nel territorio, accelerando la costruzione di luoghi di rappresentanza politica e democratica ed investendo di questa responsabilità una classe dirigente che sia ingradodi reggerela sfida e di tornare a vincere». Si tratta di un impegno “appassionante”, Guccione, al quale «intendiamo dare il nostro apporto innanzi tutto concorrendo, a partire dalla Calabria, alla costruzione di un partito nuovo per forma e contenuti, dalla marcata identità riformista Carlo Guccione ed autonomista, che segni un tratto chiaro di discontinuità rispetto al passato e che operi sulla scorta di indirizzi pensati e voluti qui ed ora, contrastando con forza ogni tentazione centralista e dirigista».
In un’ottica di autonomia e diautogoverno, la mozione fa sua con «soddisfazione e convinzione» il progetto di legge regionale sottoscritto congiuntamente dal presidente della giunta e dal presidente del consiglioregionale, che stabilisce il metodo delle primarie per la selezione dei candidati alla guida della Regione.