Il 31 Luglio 2009 a Cosena nel pomeriggio è stata indetta la direzione provinciale del PD per esprimere le proposte per la nuova Giunta Provinciale. Da confidenze pare che la rosa che il Partito presenterà al Presidente Mario Oliverio annovererà tutti i consiglieri eletti e i primi dei non votati delle due liste, più alcuni esterni con particolare attenzione a proposte femminili giacché il consiglio non ha espresso elette donne. La Giunta dovrebbe pertanto essere formalizzata dai primi giorni di agosto.
30 luglio 2009
Oggi alle 17,30 Pier Luigi Bersani a Camigliatello
Oggi alle ore 17.30, a Camigliatello Silano (Cs), negli spazi del Terminal Bus, l'ex Ministro Pier Luigi Bersani, candidato a Segretario nazionale del PD, terrà un incontro pubblico sul tema '' Il Mezzogiorno: risorsa per l'Italia e l'Europa''. Incontrerà i giovani del Sud che arriveranno da molte regioni del Mezzogiorno per confrontarsi sui temi dimenticati dal governo e dalla maggioranza e per instaurare un dialogo costruttivo che riporti il Sud al centro del dibattito politico. Il Mezzogiorno rappresenta una grande opportunità per l'Italia.
Dal rinnovo delle segreterie regionali Pd parte la sfida Franceschini - Bersani
Il termine per presentare le candidature scade dopodomani, il 31 luglio. Molte caselle sono state gia' assegnate, ma in alcune regioni la situazione e' ancora fluida. Per la Calabria: Ieri pomeriggio Agazio Loiero con Gianni Pittella hanno riunito i bersaniani per decidere sul candidato alla segreteria. Due i nomi in ballo: l'ex-Ds Carlo Guccione e Mario Oliverio, neo-eletto presidente della provincia di Cosenza. Per la mozione Franceschini si parla o della riconferma dell'uscente Marco Minniti o dell'ex-Ds Pino Caminiti.
29 luglio 2009
Sono 820.607 gli italiani che si sono iscritti al Partito democratico.
Sono 820.607 gli italiani che si sono iscritti al Partito democratico. Certo, sono meno di quel milione a cui ammontavano gli iscritti di Democratici di sinistra e Margherita, ma sono tesserati «veri», dicono al Pd; non ci sono le «anime morte», quei fenomeni di tesseramento gonfiato che aveva caratterizzato anche la Quercia e la Margherita. Il dato è stato reso noto ieri, insieme all’annuncio che sono rimasti in tre i contendenti per la segreteria, e cioè Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino, con l’esclusione per insufficiente numero di firme del “quarto uomo”, Amerigo Rutigliano.
E certificati sono gli iscritti di tutte le regioni, comprese quelle meridionali con numeri, come la Calabria (58.454 iscritti su 1,8 milioni di abitanti) o della Campania (119.469). L’Emilia Romagna, con 140.179 tessere resta la regione più Democratica. Franceschini ha incassato ieri l’appoggio non solo di Sergio
Cofferati, ma anche della sinistra interna che fa capo alla Cgil, con Paolo Nerozzi, Carlo Podda, Achille Passoni. Certo, alcuni dirigenti del sindacatodi Corso Italia si sono visti alla convention di Bersani (Agostino Megale, Nicoletta Rocchi, Fabio Solari o Carla Cantoni),ma i primi sono iscritti e votano già nella prima fase.
Intanto, Franceschini ha lanciato un appello, raccolto da Massimo D’Alema: «Chi vince il congresso non sia tritato subito dopo».
Regioni per numero assoluto di iscritti al P.D.
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Dorina Bianchi (Pd) “Mi rammarica leggere che una donna e' stata allontanata dal ristorante”
''Mi rammarica leggere che una donna e' stata allontanata dal ristorante di un albergo perche' allattava il suo bambino. L'allattamento e' il gesto piu' naturale del mondo e non capisco come lo si possa scambiare per qualcosa di riprovevole''. Lo afferma Dorina Bianchi, senatrice del Pd. ''Mi chiedo perche' il governo non prenda spunto da questo avvenimento per intervenire sulla questione, pensando magari a servizi specifici nei luoghi pubblici per le mamme con bambini piccoli- prosegue la Bianchi- Troppo spesso, infatti, le donne che lavorano si trovano a gestire da sole la maternita' e tutto cio' che potrebbe semplificare la loro vita va guardato con interesse.
Soprattutto se in famiglia mancano i nonni, che come - dice Bianchi - ha ricordato anche il Papa sono figure insostituibili e depositarie di valori fondamentali''.
Ignazio Marino (Pd) va all’attacco “Ecco la lettera per farmi fuori”
Ormai, è roba per aule di tribunali. Nella guerra fra Pittsburgh e il professor Ignazio Marino, che stamattina darà l'incarico all'avvocato Vittorio Angiolini di querelare l'università Usa ma anche alcuni giornali, spunta una nuova lettera. La prova, secondo la ricostruzione dei legali, che l'allora capo dell'Ismett di Palermo fu fatto fuori con un accordo fra gli americani e la Regione siciliana, perché si opponeva al rinnovo di una convenzione con troppi punti oscuri e clientele.
Dietro la storia delle note spese gonfiate, come ancora due giorni la Upmc di Pittsburgh ha voluto confermare con un comunicato ufficiale, si aprirebbe allora tutt'altro scenario. E con il sospetto forte, da parte del candidato alla segreteria del Pd, di una manina politica che sta soffiando sul caso, nove anni dopo i fatti.
La lettera, che spunta fra le carte di Palermo, porta la data del 15 maggio 2002, ovvero alcuni mesi prima delle sue dimissioni (arrivate in settembre). La spedisce il responsabile degli affari internazionali della Upmc, Thomas Detre, che scrive all'assessore regionale alla Sanità siciliano, il professor Ettore Cittadini, e riassume un incontro che i due hanno avuto da poco. Ma perché e chi dovrà lasciare quel posto in consiglio di amministrazione per favorire l'ingresso del terzo uomo della Regione? Proprio Ignazio Marino.
"Siamo tutti d'accordo - scrive ancora Detre - che il professor Marino si dimetterà dalla posizione di amministratore delegato e consigliere di amministrazione, e farà solo il direttore medico".
Ma perché la Umpc decide di mettere brutalmente alla porta il mago dei trapianti dopo lunga e proficua collaborazione? Per la storia delle note spese gonfiate?
"Le discrepanze fui io stesso a segnalarle - si difende Marino - ma in ballo a Palermo c'era ben altro. Un accordo molto redditizio con la Regione, al cui vertice era nel frattempo arrivato Cuffaro. Con una gestione dell'Istituto che da un certo punto in poi non potevo più condividere. E lo dissi chiaramente". Medici da assumere con un bando di concorso su misura, a prescindere dalle specifiche competenze sui trapianti. Pressioni per arruolare infermieri e portantini su input politici. Marino denuncia l'andazzo, in una lettera all'assessore al Bilancio Alessandro Pagano nel luglio 2002 si dice "molto preoccupato per la situazione all'Ismett, dove non riesco più a gestire il personale medico sui livelli di eccellenza che la struttura richiede". Informa anche alcuni ministri del governo Berlusconi. Silenzio. Alla fine del braccio di ferro, nel settembre del 2002 lascia il suo posto.
"Glielo consigliai anch'io - conferma l'ex comandante dei carabinieri Roberto Jucci, all'epoca a Palermo come commissario per le acque - perché al centro trapianti stava per sbarcare personale non qualificato, e il professor Marino non poteva accettare un'imposizione del genere".
28 luglio 2009
E’ corsa tanta gente a vedere Piero Fassino a Amantea
Il Coordinatore Nazionale della Mozione Franceschini, Piero Fassino è sceso in Calabria per presentare la mozione che sostiene Dario Franceschini a Segretario Nazionale del PD. Nella splendida cornice di Piazza del Cappuccini, in una calda serata estiva, Fassino accompagnato da tutti i sostenitori calabresi della Mozione Franceschini (in prima fila Nicola Adamo, Coordinatore Regionale, Il Segretario Regionale del PD Marco Minniti, l’on. Mario Pirillo, il Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, l’on. Egidio Chiarella e numerosi sindaci ed amministratori di tutta la regione) ha presentato i temi fondamentali della piattaforma politica della mozione. Sono stati Mario Pirillo e Nicola Adamo ad introdurre la manifestazione sottolineando la volontà di fare un congresso aperto, anche in questi momenti che tradizionalmente vedono i partiti discutere al loro interno. Un congresso che in Calabria, ha sottolineato Adamo, non può non porsi il problema di come, con quale coalizione e soprattutto con quale impostazione politico-programmatica si deve andare alle elezioni regionali.
Con Dario Franceschini, ha concluso Fassino, è possibile fare del PD una autentica forza riformista che possa essere il perno del cambiamento in Italia. Infine l’ex Segretario Nazionale dei DS ha auspicato un confronto congressuale autentico che, pure nella durezza del confronto delle posizioni politiche, abbia comunque come sbocco il rafforzamento di tutto il PD per battere una destra populista, arruffona e antimeridionale rappresentata da Berlusconi.
27 luglio 2009
il parlamentare europeo Gianni Pittella (Pd):''Sui fondi per il Mezzogiorno si preannuncia il solito gioco delle tre carte con bluff finale di Berlusconi''
''Sui fondi per il Mezzogiorno si preannuncia il solito gioco delle tre carte con bluff finale di Berlusconi''. Lo afferma il parlamentare europeo Gianni Pittella (Pd), commentando l'annuncio di Palazzo Chigi di voler ''sbloccare'' 18 miliardi di finanziamenti Fas a favore del Sud. Infatti, per il vicepresidente del Parlamento europeo, Pittella, ''non possono essere ''sbloccati'' dei fondi che sono gia' stati assegnati''.
'Il 18 giugno - spiega Pittella - e' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale con tre mesi di ritardo la delibera Cipe 6/3/09 che sancisce per l'anno corrente la sottrazione di 18,053 miliardi dal fondo per le aree svantaggiate, pari in totale a 45,080 miliardi, che vengono assegnati: al ministero del Lavoro per il finanziamento degli ammortizzatori sociali, al ministero delle Infrastrutture per il Fondo infrastrutture strategiche, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per l'edilizia carceraria e alla Presidenza del Consiglio per la realizzazione del termovalorizzatore di Acerra e per il vertice del G8''.
''I finanziamenti rimanenti - prosegue Pittella - sono stati finalmente ripartiti a chi ne aveva diritto secondo quanto stabilito dalla programmazione 2007-2013 dall'allora ministro per lo Sviluppo economico Pier Luigi Bersani: 21 miliardi e 831 milioni per le aree nelle regioni del Meridione e 5 miliardi e 195 milioni per il centro sud''.
''Con quali fondi Fas Berlusconi intende allora finanziare il suo 'mirabolante ''piano straordinario per il sud''? Forse con gli stessi soldi gia' ripartiti dal Cipe un mese fa? O forse si vuol far restituire dalle amministrazioni centrali i 18 miliardi gia' spesi per ben altro?'' chiede Pittella che conclude: '''Non e' con i carri armati di Mussolini che il premier abbindolera' ancora i cittadini del sud''.
Il presiente della confapi calabrese Mario Petramale “ Serve un piano Marshall per il Mezzogiorno”
Un ''piano Marshall'' per il Mezzogiorno e' cio' che, secondo il presidente della Confapi calabrese, Mario Petramale, servirebbe per rilanciare l'imprenditoria e l'economia calabrese e meridionale. La proposta di Petramale fa eco alle dichiarazioni del capo del governo, Silvio Berlusconi, il quale, nei giorni scorsi, ha affermato che bisognerebbe riattivare la Cassa per il Mezzogiorno. ''La proposta - secondo il presidente regionale della Confapi - andrebbe integrata col rifinanziamento della legge 64, che, in passato, ha ottenuto buoni risultati e oggi - aggiunge - ne potrebbe ottenere di ottimi se la valutazione della fattibilita' dei progetti passasse, anche, al vaglio di una commissione, i cui componenti andrebbero ricercati nel mondo delle associazioni di categoria, in quello sindacale e, per cio' che riguarda il versante piu' squisitamente tecnico, nel tessuto universitario, dove da anni esiste un vivaio di professionisti seri e preparati. In parallelo alla commissione - secondo Petramale - dovrebbe lavorare anche una task-force della Guardia di finanza, alla quale dovranno essere affidati i controlli, in via preventiva, per evitare tutte quelle anomalie, giusto per usare un eufemismo, che ha prodotto la 488, legge che ha spalmato nelle casse di pochi furbi (come dimostrano le numerose inchieste degli ultimi anni del comando provinciale delle Fiamme gialle) fiumi di denaro che non s'e' tradotto in sviluppo dell'imprenditoria, dell'occupazione e dell'economia''.
26 luglio 2009
Il presidente della provincia Oliverio “giunta a fine mese”
Il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, come ha già avuto modo di annunciare immediatamente dopo la sua proclamazione ufficiale, entro la fine del mese di luglio costituirà e renderà pubblicamente nota la nuova Giunta Provinciale di Cosenza. L’ on. Oliverio, così come annunciato in occasione degli incontri con le delegazioni dei partiti, delle associazioni e dei movimenti che lo hanno affiancato nel corso della recente campagna elettorale, ha sollecitato i gruppi dirigenti degli stessi ad avanzare suggerimenti e indicazioni che tengano conto dei criteri più volte richiamati nel corso della recente competizione elettorale, al fine di poter assumere le scelte necessarie per la costruzione di un Esecutivo di alto profilo che tenga conto degli equilibri espressi dal voto, di un’adeguata rappresentatività e di un forte radicamento nei territori della provincia di Cosenza.
on. Laratta (Pd): Il Pd di Franceschini destinato a innovare. Anche in Calabria.
on. Laratta (Pd): Il Pd di Franceschini destinato a innovare. Anche in Calabria.
Il sen Bruno ha posto in maniera forte un tema che è vero: le candidature alla presidenza della regione passano dal congresso!
Minniti il miglior segretario regionale possibile. Soprattutto adesso Sul tema del congresso del Pd è intervenuto stamane il deputato Franco Laratta, legato a Franceschini da amicizia della prima ora e adesso tra i suoi più forti sostenitori a livello nazionale. "Il pd di Franceschini è destinato a innovare, a cambiare, a guardare avanti. Non intende essere un partito che guarda al passato. Perchè pensare che tutto possa rimanere fermo e inamovibile è un grave errore.
Lo dico anche per la Calabria, dove è necessario più che altrove cambiare e innovare e rinnovare. Ma vedo buona parte del ceto politico calabrese che si sta dando da fare solo per spirito di autoconservazione.
Lo affermo da tempo: in Calabria c'è una classe dirigente, di destra e di sinistra, che da 30anni è sempre la stessa, ed ha sempre lavorato per soffocare sin dalla nascita ogni forma di rinnovamento e innovazione.
Il sen. Franco Bruno ha posto nei giorni scorsi, in maniera forte, il tema del futuro della nostra Regione, anche in vista delle imminenti scadenze elettorali. Da quanto egli ha detto e che in gran parte condivido, mi interessa riibadire che :-è dall'esito del congresso del Pd che passa la scelta della futura classe dirigente della Regione; -è in sede congressuale che va fatto un bilancio del governo di centrosinistra in questi quasi 5 anni, anche perchè davanti alle luci che in alcuni settori sono emerse, vi sono molte ombre e tantissimi problemi rimasti da risolvere, alcuni dei quali si sono aggravati; - è chiaro che saranno le primarie a decidere chi sarà il candidato alla presidenza della regione, primarie aperte e libere; ma è chiaro che davanti alla inevitabile divisione in sede di congresso, le diverse mozioni avanzeranno proposte e offriranno legittimamente candidati alla carica.
Ben sapendo che alla fine, solo il centro-sinistra unito potrà battere una destra che si annuncia agguerrita. Questa responsabilità deve appartenere a tutti, soprattutto a coloro che hanno posizioni forti e incarichi di primissimo piano.
-deve essere chiaro a tutto il Pd: solo con una svolta forte e concreta, il centrosinistra potrà sperare di confermare la vittoria alla regione. In questo momento, il rapporto fra classe dirigente e cittadini-elettori si è fortemente incrinato. Servono per vincere: una chiara proposta politica; un competente gruppo dirigente; un forte segnale di cambiamento.
Sulla segreteria regionale del Pd, ha concluso il deputato Franco Laratta, mi sento di esprimere un profondo ringraziamento all'azione svolta da Marco Minniti in questi difficilissimi anni. Anni in cui parlare di calabria e di calabresi a Roma era veramente un azzardo, anni in cui in Calabria sono successe cose terribili e in Regione si sono vissuti momenti drammatici. Solo Marco Minniti ha potuto parlare di Calabria e rappresentare i calabresi, con il suo stile e la sua storia politica e personale che ne fanno un leader stimato e apprezzatissimo. Soltanto con un uomo come Minniti alla segreteria regionale, il partito può sperare di giocare un ruolo importante in un momento delicatissimo, in un clima che si potrebbe ancora auspicare unitario".
25 luglio 2009
Nicola Adamo Pd “no a distorsioni confronto congressuale”
''E' fuor di dubbio che la designazione del candidato presidente alle prossime elezioni regionali non e' il dispositivo delle tesi congressuali. E' altrettanto vero, pero', che lo svolgimento del congresso PD in Calabria non puo' omettere e non puo' prescindere da una analisi della esperienza di governo che Loiero e il Centrosinistra stanno sostenendo alla Regione''. Lo afferma Nicola Adamo, capogruppo Pd alla Regione Calabria e coordinatore regionale della mozione Franceschini.
''Fermo restante, allora, che saranno le primarie a sciogliere il nodo del candidato presidente - dice Adamo - cio' non esime prima di tutto la maggioranza che esprimera' l'esito congressuale ad assumersi la responsabilita' di indicare alle stesse primarie la proposta di candidatura alla Presidenza della Regione''.
''Il ragionamento del sen. Bruno, quindi - sostiene Adamo - e' stato fin troppo chiaro quando egli dice che se dovesse vincere la mozione Bersani verosimilmente designera' Loiero.
Parimenti, il sen. Bruno rivendica, nel caso dovesse vincere Franceschini, il diritto a poter non proporre la riconferma di Loiero''.
''Allora basta con le mistificazioni: nessuno, ne' tantomeno il sen. Bruno, intende dire che se si sceglie la mozione Bersani cio' diviene una limitazione della dialettica congressuale o addirittura - conclude Adamo - un veto pregiudiziale per impedire una valutazione serena sull'operato della Giunta Regionale e della esperienza di governo del Centrosinistra in Calabria. In ogni caso, e' bene che si abbia presente che il candidato Presidente della Giunta dovra' rappresentare l'intero partito e una intera coalizione; e' nelle cose, quindi, che non tutto potra' essere risolto nella dialettica delle mozioni congressuali.
Il monito del sen. Bruno, allora, e' rivolto a fare chiarezza al fine dell'assunzione di responsabilita' del gruppo dirigente PD che sara' deciso dal congresso. Non poteva sfuggire, inoltre, il richiamo dello stesso sen. Bruno alla responsabilita' collettiva dei gruppi dirigenti sia quando fa riferimento alla stipula di un patto di reciproco riconoscimento e di lealta' al PD impegnandoci tutti sin da ora, anche se minoranza, a rimanere nel Partito e sia quando non esclude a priori la riproposizione automatica, semplicistica e verticalizzata degli schieramenti congressuali nazionali in Calabria. Allora non si vada avanti con forzature e distorsioni
24 luglio 2009
Bersani: "Io non mi tiro fuori dal passato ma adesso il partito deve cambiare"
"Vocazione maggioritaria non vuol dire aspettare di avere il 51% per essere un'alternativa al centrodestra, ma avere un progetto per tutto il centrosinistra e sentire la responsabilità di costruire delle alleanze". Pierluigi Bersani, presentando la sua mozione congressuale e lo slogan della sua campagna per la segreteria del Pd ("Un senso a questa storia"), lo dice chiaramente: "Io non ragiono col trattino", bisogna "riaprire il cantiere dell'Ulivo e riorganizzare il centrosinistra". Un progetto alternativo a quello di Walter Veltroni (e del suo successore Dario Franceschini), a cui l'ex ministro replica così: "Sento dire: ma tu dov'eri? Io c'ero, nessuno si è calato da fuori, e uso sempre il noi. Ora dopo venti mesi ci sono cose che dobbiamo correggere".
E la correzione deve avvenire soprattutto sul piano delle alleanze. "La parola centrosinistra - spiega infatti Bersani - è un luogo, non è il tratto di identità del partito. È dove abiti, non chi sei. Perciò io propongo di lavorare per dire chi siamo: siamo un partito popolare, laico, del lavoro della riscossa civica.
Definiamo assieme queste cose". "Il primo punto" che, a suo giudizio, è legato al tema delle alleanze future è quello "del profilo della democrazia e delle istituzioni: legge elettorale, conflitto di interessi, informazione", di queste cose "dobbiamo ragionare con tutti quelli che sono preoccupati dalla deriva populistica della destra". Poi puntualizza di essere "per il bipolarismo ma non per il bipartitismo": da qui la necessità di "una legge elettorale coerente che riconosca soggettività ai partiti politici". "No ai presidenzialismi mascherati", aggiunge.
Lettera del Presidente della provincia Oliverio al governatore Loiero
Ho letto sulla stampa un attacco strumentale e carico d’incredibili risentimenti nei confronti della dirigenza e, in particolare, del manager dell’Asp Cosenza, dott. Petramala. da parte di certi esponenti del centrodestra. E’ chiaro che tale attacco muove da ragioni diverse dal merito delle questioni sanitarie e tende ad alimentare una discussione fuorviante sul ruolo e sulle funzioni del DG dell’ASP Cosenza. Proprio al fine di evitare che la strumentalizzazione possa prevalere sull’interesse dei cittadini, mi preme ricordare che nel corso di questi mesi. E una situazione oggettivamente difficile e carica di difficoltà, è state avviato un lavoro prezioso con la definizione della programmazione necessaria per fronteggiare e risolvere i problemi e per costruire le condizioni essenziali per una rivisitazione strutturale del sistema sanitario, al fine di raggiungere gli obiettivi del miglioramento dei servizi e del contenimento della spesa e rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini e dei territori.
L’istituzione del servizio di Cardiochirurgia a Cosenza va in questa direzione. In questo quadro, come ho già avuto modo di evidenziare a proposito della validità sulla scelta politica di accelerare, sia pure in via sperimentale. Il processo di unione nella provincia di Cosenza tra Azienda Sanitaria Provinciale e Azienda Ospedaliera, per una migliore qualità delle prestazioni ai cittadini attraverso la razionalizzazione delle risorse umane, economiche, strutturali e tecnologiche, è stati fatti importanti passi in avanti nella impostazione della programmazione e nell’avvio degli interventi necessari alla razionalizzazione e qualificazione del sistema, attraverso la interazione dei servizi e il miglioramento delle prestazioni sanitarie. Così come passi importanti sono stati compiuti sul versante di una stabilizzazione progressiva del personale per dare maggiore certezza e serenità a tanti precari che vivono in una situazione economica fragile, reso ancor più drammatico dalla grave crisi che investe il nostro Paese. Questo lavoro positivo è stato portato avanti attraverso un coinvolgimento attivo delle amministrazioni locali e delle forze sociali, superando spesso difficoltà e visioni localistiche, per fare avanzare un disegno rispondente agli interessi reali dei cittadini che sono esclusivamente quelli della tutela e della cura della salute. Questo lavoro deve ora essere proseguito e sostenuto. So di interpretare un sentimento diffuso fra gli amministratori locali e le forze sociali rispetto a un percorso virtuoso nei confronti del quale la Regione deve investire con determinazione e senza riserve, avvalendosi di energie ed esperienze qualificate che possano consentire di evitare ritorni all’indietro e il prevalere d’interessi particolaristici in un settore di vitale importanza per la qualità della vita dei nostri concittadini e dei nostri territori.
23 luglio 2009
On. Franco Laratta (PD) accusa il Ministro delle Infrastrutture:“Anas non è messa in condizione di operare in Calabria”
On. Franco Laratta (PD) accusa il Ministro delle Infrastrutture: “Anas non è messa in condizione di operare in Calabria: - Perché non sono previsti i nuovi svincoli autostradali di Cosenza?- Perché nessuna nuova importante opera sarà realizzata in futuro in Calabria? -Per quali ragioni il costo al Km di una grande opera come il Passante di Mestre è molto più elevato del costo al km dell’A3”. La scorsa settimana alla Camera il primo botta e risposta fra il parlamentare calabrese del Pd, on. Franco Laratta, e il Governo sui rischi che si corrono in Calabria in vista dell’esodo estivo. Tranquillizzante la risposta del Ministero delle infrastrutture ai rilievi del parlamentare, preoccupata la replica del deputato.
Oggi la polemica si arricchisce di un altro capitolo. Il deputato calabrese accusa pesantemente il Governo di non aver messo in condizioni l’Anas di operare nella nostra Regione. E documenta l’accusa con una precisa interrogazione urgente con la quale chiede il conto di una serie di impegni non mantenuti e dell’assenza di una seria programmazione per il futuro. Secondo l’on. Laratta: “Dal quadro delle attività di ANAS in Calabria, con indicazioni sia dei lavori di Manutenzione che di Nuova Costruzione, si evince di quanto poco si investa nella nostra regione. Il quadro complessivo fornisce un dato allarmante: si opera solo per i ripristini straordinari a seguito di eventi e non vi e’ nessuna programmazione in termini di progettualità e di interventi sulla viabilità ordinaria; nessun riferimento all’ammodernamento e/o potenziamento delle trasversali e delle strade di grande comunicazione .Le carenze sono notevoli sia per le la viabilità, i nuovi interventi, il personale, le strutture dell’Anas in Calabria, le prospettive”.
Pd Calabria Bruno e Giambaroni “Loiero se non candidato resta nel partito ?”
Dopo l'annuncio di Agazio Loiero della sua adesione alla mozione Bersani, tornano sull'argomento il sen. Franco Bruno e il consigliere regionale Pietro Giamborino, i quali hanno avvallato la tesi che se la mozione cui aderisce Loiero non vince il Congresso calabrese del Pd, lo stesso Loiero non puo' avanzare la sua ricandicatura alla Presidenza della Regione Calabria.
Secondo Bruno e Giamborino, ''non e' in discussione il sacrosanto diritto di ciascuno di schierarsi per come legittimamente vuole nel prossimo congresso.
E' stato, invece, osservato che con la riproposizione degli schieramenti nazionali nella nostra regione, se in Calabria Loiero dovesse vincere il congresso probabilmente sara' lui il candidato del Pd alle primarie regionali se, invece, dovesse vincere l'altra mozione lo stesso Loiero diventera' non piu' candidabile.
Si tratta, in maniera del tutto evidente, del confronto tra una posizione che preferisce conservare quello che gia' c'e' ed un'altra che dovra' puntare ad innovare la guida, i metodi e i contenuti del vertice regionale''.
''In ogni caso, visto che a detta della parte Loiero, il Presidente e' in grado di schierare un consenso particolarmente fidelizzato e ben assistito, ci sembra che il problema sia gia' superato, considerato che noi altri, comunque vada il Congresso, resteremo sempre nel PD, leali e corretti come sempre.
Resta, pero', sullo sfondo, ugualmente inevasa la domanda se e' possibile ottenere le stesse rassicurazioni di appartenenza ai Democratici da parte di Loiero oppure, qualora non dovesse essere lui il candidato a Presidente del PD, se dobbiamo aspettarci la nascita di altre liste e di altri pseudo partiti''.
21 luglio 2009
Si è aperta ieri sera la consiliatura della Provincia di Cosenza
Si è aperta ieri sera la consiliatura della Provincia di Cosenza con la convalida degli eletti ed il giuramento del Presidente Mario Oliverio. Nella splendida cornice della Sala Consiliare di Piazza XV marzo gremita si è infatti tenuto il primo Consiglio Provinciale del cosiddetto secondo tempo di Mario Oliverio in un clima festoso per i neoeletti delle elezioni provinciali del 21 e 22 giugno scorso. Dopo la convalida degli eletti ed il giuramento, il Presidente Oliverio ha tenuto un breve discorso in cui ha ribadito la sua volontà di essere il Presidente di tutti i cosentini e di volersi proporre come istituzione a garanzia di tutti i cittadini e di tutti i territori della Provincia. Siamo impegnati, ha detto Mario Oliverio, a porre con forza la centralità di questo territorio nel contesto regionale, forti di un risultato elettorale che ci consente di continuare il buon lavoro degli ultimi cinque anni.
Si è poi proceduto alla elezione del nuovo Presidente del Consiglio Provinciale nella persona del Sindaco di Castrolibero e candidato dell’MPA alle ultime elezioni provinciali Orlandino Greco. La proposta di Orlandino Greco Presidente, che non fa parte della maggioranza consiliare eletta a sostegno di Mario Oliverio, era stata avanzata dallo stesso Mario Oliverio dopo una serrata discussione in seno alla maggioranza in una riunione tenutasi nella mattinata di ieri.
Il Presidente ha motivato questa proposta come rispetto di un impegno preso da lui stesso nella fase di ballottaggio con Orlandino Greco che, com’è noto, al primo turno si era candidato a Presidente con due liste a sostegno raccogliendo il 4 % dei consensi.
Questa proposta ha suscitato malumori nella maggioranza, in particolare nel Partito Socialista ed in Italia dei Valori, che denunciavano il fatto che questa scelta, competenza dei consiglieri eletti, doveva essere discussa preventivamente in sede di coalizione. IDV, dal canto suo, ha ribadito la propria contrarietà a sostenere un candidato Presidente del Consiglio eletto in una coalizione alternativa al Centrosinistra senza una formale adesione alla maggioranza. Malumori pur nel ribadire la propria lealtà al Presidente Oliverio erano stati espressi anche da settori della Sinistra della coalizione.
Alla fine è prevalso il senso di responsabilità e si è andato al voto: Orlandino Greco, che sulla carta poteva contare su 24 voti (22 il centrosinistra, 1 il Presidente Mario Oliverio e il proprio) è stato eletto con 21 voti contro 16 schede bianche.
Pd rebus su gli iscritti
Il rilevamento definitivo arriverà alla fine della settimana, l'ultimo risale al primo luglio, quando gli iscritti erano fermi a 500mila. Maurizio Migliavacca, responsabile organizzazione del Pd, contesta le altre cifre riportate dai giornali che parlano di tessere a quota 600mila. «Numeri del tutto aleatori», perchè il tesseramento «si conclude oggi (martedì 21 luglio, ndr) perciò è impossibile sapere quanti siano gli iscritti al partito». Migliavacca conferma l'accelerazione delle iscrizioni in questo periodo, in vista del congresso che si terrà l'11 ottobre a Roma, quando verrà proclamato il segretario eletto dagli iscritti.
Ma dopo il no della segreteria ad una proroga per la scadenza delle iscrizioni, non si placa la polemica sul tesseramento gonfiato a Napoli e a Roma. Sono 200mila i tesserati che arrivano dalla Campagnia e dal Lazio. In Campania - aveva reso noto Mario Adinolfi, membro della segreteria e candidato al congresso - hanno fatto centrotrentamila tessere, ottantamila a Napoli.
Nel Lazio negli ultimi giorni si «è registrato un forte aumento delle adesioni. È stata superata quota 60.000 iscritti», avevano annunciato Francesco D'Ausilio, responsabile organizzazione Pd della regione e Francesco Pieroni, responsabile del tesseramento. I due avevano segnalato «inopportune pretese di costituzione di nuovi circoli e anomale richieste in alcuni coordinamenti provinciali».
Nel partito dunque cresce il timore che i cosidetti " signori delle tessere", come vengono definiti da diversi esponenti Pd, stiano manovrando da dietro le quinte nel tentativo di garantirsi un maggiore peso al congresso.
Enzo Foschi, consigliere regionale Pd del Lazio, traccia identikit precisi: «Sono schierati trasversalmente, a sostegno di tutte le candidature, possono avere nomi e cognomi chiari, non sono certamente ufo calati sulla terra, ma deputati o amministratori a vari livelli istituzionali di questo partito».
Intanto Renato Nicolini stringe la sua corsa e, anche se non è ancora arrivato a quota 1.500 firme, annuncia la sua candidatura alla segreteria. L'ex assessore capitolino, inventore delle manifestazioni dell'Estate romana, scioglierà ufficialmente la riserva mercoledì.
20 luglio 2009
Piero Fassino in Calabria
L’impegno per una forte innovazione politica e le problematiche di un moderno sviluppo del Sud saranno i temi centrali intorno ai quali si delinea un progetto riformista europeo. Sabato 25 luglio si svolgerà un incontro pubblico ad Amantea per la presentazione ufficiale della “Mozione Franceschini” in Calabria. Alla manifestazione interviene l’on. Piero Fassino, coordinatore nazionale della mozione. L’incontro è aperto alla partecipazione di iscritti, sostenitori, elettori e dirigenti del PD, a rappresentanti delle forze sociali, ad esponenti della cultura e della rappresentanza autonoma della società civile, a rappresentanti delle istituzioni. Per l’affermazione di un progetto riformista europeo è imprescindibile la funzione del PD come moderno, plurale, popolare partito di massa. L’on. Fassino, dalla Calabria, rilancerà i contenuti politico-programmatici e delineerà i caratteri della forma organizzata del nuovo partito di massa per proiettare il PD verso il futuro come soggetto politico capace di promuovere opportunità e prospettive di speranza soprattutto per le nuove generazioni.
18 luglio 2009
Cosenza in una partecipata assemblea il deputato Franco Laratta ha presentato la mozione Franceschini
Venerdi 17 luglio si è tenuta una riunione a Cosenza nella sed del Pd dove l’on.Franco Laratta ha presentanto la mozione Franceschini in una partecipata assemblea e affermado “Abbiamo scelto Franceschini perche' e' l'unico che ha saputo unire la migliore tradizione della Sinistra con la piu' avanzata cultura cattolica''.
E’ continua ''Lo abbiamo fatto - ha spiegato - per costruire un partito nuovo e riformista, che punti al cambiamento vero. In Calabria e' necessaria una svolta. La gente non guarda piu' a noi perche' vede sempre gli stessi attori recitare nel teatro della politica. Per questo si allontana e mostra indifferenza''.
''Noi siamo chiamati a realizzare un sogno: quello di dare al Paese, al Mezzogiorno e alla Calabria un partito capace di ispirare maggiore fiducia nei cittadini - dice Laratta - in particolare nei giovani, e porsi come seria alternativa per guidare responsabilmente i processi di modernizzazione del sistema politico, sociale ed economico dell'Italia. Franceschini e' l'uomo giusto per compiere questa missione''.
17 luglio 2009
Il Presidente della Provincia M.Oliverio incontra la delegazione del Pd
Si e' tenuto l'incontro tra il Presidente della provinicia di Cosenza, Mario Oliverio, il Vicepresidente Bevacqua e la delegazione del PD, guidata dal senatore Franco Bruno.
Oliverio, dopo aver ricordato la significativa vittoria delle recenti elezioni provinciali, ha sottolineato come questa sia stata frutto della positiva sinergia fra le forze ed i movimenti politici della maggioranza, le proposte programmatiche, espressione del buongoverno di questi anni, la molteplicita' dei candidati che dai diversi collegi hanno dato un apporto significativo al risultato ottenuto. Ha anche informato la delegazione degli incontri avuti con le altre forze della maggioranza, esprimendo una valutazione positiva, al fine di dare vita ad un governo rispondente alle esigenze di crescita della provincia e rappresentativo dei territori, delle diverse sensibilita' politiche e culturali e delle forze sociali.
Il segretario provinciale del Partito Democratico, Franco Bruno, per suo canto, nell'esprimere una valutazione positiva sul risultato elettorale, ha sottolineato l'apporto del PD, che ha eletto dieci consiglieri, ponendosi come gruppo di maggioranza nel Consiglio Provinciale; una forza, questa, che costituisce un elemento di stabilita' e di coesione della maggioranza e del lavoro del Presidente Oliverio e della nuova Giunta Provinciale. Bruno ha, poi, in particolare, concordato con il Presidente Oliverio sul fatto che, nel rispetto della reciproca autonomia e dei rispettivi ruoli, il Presidente stesso e le forze della maggioranza dovranno lavorare insieme per dare alla Provincia un governo di alto profilo ed un forte e conseguente assetto istituzionale.
Grillo è riuscito ad ottenere la tessera del Pd
La notizia rilanciata dai media in questi ultimi minuti non lascia spazio a dubbi. Beppe Grillo è riuscito ad ottenere una tessera del PD. A rilasciarla sarebbe stato il circolo Martin Luther King di Paternopoli che avrebbe appunto dato a Grillo la tessera numero 40.
Cosa accadrà ora? Grillo tenterà la strada della segreteria? I militanti del PD sanno che è una strada impercorribile. Non tanto per la scontata levata di scudi dell’apparato, quanto per lo statuto stesso del PD. Leggiamo infatti all’articolo 9 punto 3:
Possono essere candidati e sottoscrivere le candidature a Segretario nazionale e componente dell’Assemblea nazionale solo gli iscritti in regola con i requisiti di iscrizione presenti nella relativa Anagrafe alla data nella quale viene deliberata la convocazione delle elezioni.
Questo significa che per potersi candidare, Grillo doveva risultare iscritto già il 26 Giugno scorso. Come valutare allora la sua… “discesa in campo”? Quale progetto c’è alla base in questa serie di bordate ai piani alti del PD? E’ solo uno dei tanti modi per farsi prendere deliberatamente a porte in faccia e poi passare per vittima? Oppure il tentativo di chiudere una volta per tutte l’esperienza del PD?
E’ possibile che Grillo voglia tirare la spallata finale che non è riuscita, con motivazioni diverse, a Berlusconi? Un modo per far nascere, nuovamente, un grande partito di sinistra che sappia darsi un “tono vincente” Una formazione antiberlusconiana fino al midollo, dove poter far convergere le anime dipietriste e tentare di battere il centro destra nelle prossime elezioni.
Mimmo Bevacqua vicepresidente alla provincia sostiene Dario Franceschini
“IL Rapporto di amicizia chemilega a Dario Franceschini non può, in questa vigilia del Congresso Nazionale, che farmi esprimere grande, sincero e convinto sostegno alla sua candidatura alla segreteria nazionale del Partito Democratico”. Inizia così una dichiarazione di Mimmo Bevacqua, vicepresidente della Provincia. “Il percorso da lui effettuato in questi anni ha dimostrato quella lungimiranza e quella capacità di ascolto e valorizzazione dei gruppi dirigenti locali, che sono atteggiamenti tipici di chi ha grande rispetto per la militanza” dice Bevacqua.
Calderoli “ Gli enti inutili bruciano le risorse ne taglierò 34 mila”
Sono circa 34mila gli enti ''inutili'', negli anni ''sono stati creati tanti livelli intermedi, enti che svolgono funzioni che sarebbero competenze di comuni e regioni.
Tutti con i loro presidenti, consigli di amministrazione'' e che ''usano le risorse solo per mantenere se stessi''. Lo afferma il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, che in un'intervista a Il Giornale parla delle principali novita' prevista dal Codice delle Autonomie che accompagna la riforma federalista.
Calderoli, che parla anche delle Comunita' montane, che per legge viene stabilito che non debbano piu' esistere, sostiene che comunque ''saranno le regioni a decidere quali enti eliminare''.
16 luglio 2009
Dario Franceschini lancia la sfida agli Italiani e poi ovvio a Bersani
"Quello che dobbiamo fare è ricostruire un'identità, sarà un nuovo giorno e noi lo vivremo". Per farlo appieno servono fiducia, regole, uguaglianza, merito e qualità. Alleanze, certo. Ma mai più le vecchie e rissose coalizioni che hanno caratterizzato il centrosinistra in passato. Dario Franceschini, per la presentazione del suo programma, sceglie una scenografia sobria e chiude citando padre Turoldo e "il giorno nuovo da vivere" (sulle note di Better Days di Springsteen). E difende le primarie aperte agli elettori, oltre che agli iscritti al Pd: "Non alziamo barriere".
Dal podio in plexiglas trasparente Franceschini disegna la sua idea del Pd del futuro ("che trova la sintesi e che sa scegliere e decidere"). Che sarà aperto, solido ("senza rispolverare i modelli di 50 anni fa"), laico e radicato sul territorio. Che non teme le primarie e che saprà rinnovare i gruppi dirigenti senza scadere "nel nuovismo scelto dall'alto".
La riforma universitarià, come è e come sarà
Atenei, governance, docenti , diritto allo studio. Questi i quattro ’capitoli’ sui quali interviene la riforma dell’Università. Di seguito i contenuti del disegno di legge relativo come riferiti dal ministero dell’Istruzione, per quanto riguarda il funzionamento degli atenei, con l’indicazione dell’intervento, la situazione attuale, quando esiste, e quella futura. Possibilità per gli atenei di fondersi tra loro o aggregarsi su base federativa per evitare duplicazioni e costi inutili. Come è: oggi università vicine non possono unirsi per razionalizzare e contenere i costi. Come sarà: ci sarà la possibilità di unire e federare università vicine, anche in relazione a singoli settori di attività, per abbattere costi e aumentare la qualità. Introduzione della contabilità economico-patrimoniale uniforme secondo criteri nazionali concordati tra Miur e Tesoro. Come è: i bilanci delle università non sono chiari e non calcolano la base di patrimonio degli atenei. Come sarà: i bilanci dovranno rispondere a criteri di maggiori trasparenza. Debiti e crediti saranno resi più chiari nel bilancio. Riduzione dei settori scientifico-disciplinari, dagli attuali 370 a circa la metà (consistenza minima di 50 ordinari per settore). Come è: ogni professore è oggi rigidamente inserito in settori scientifico disciplinari spesso molto piccoli, anche con solo 2 o 3 docenti.
Franco Laratta Pd “Mimmo Bevacqua, ha tutta la fiducia del Pd”
IL vicepresidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua, ha tutta la fiducia del Pd. Nessuno ha voluto esprimere riserve sulla sua persona. Tanto che, lo stesso segretario Bruno nella direzione provinciale di lunedì, ha affermato che “se Oliverio al momento di nominare il vicepresidente avesse chiesto al partito, avrebbe ricevuto il nome di Bevacqua, al quale tutti noi riconosciamo impegno e serietà”. Per il resto difendo il ruolo del partito, il suo dirittoa fare proposte
e lanciare idee. Un partito che nell’ultima campagna elettorale si è speso tantissimo per la vittoriadi Oliverio. Il presidente, nella sua autono ia, saprà scegliere e decidere facendo sintesi nell’interesse dei cittadini, rispettando i partiti, le loro funzioni, le indicazioni democraticamente assunte. I partiti non sono macchine elettorali e basta. Sono il sale della democrazia. E Oliverio, che è sempre stato uomo di partito, queste cose le sa benissimo e certamente saprà farle sue.
Il 23 e 24 luglio 2009 prove di ammissione per i corsi di laurea dell’Università Magna Graecia
Per orientare e preparare alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato dell’Università Magna Græcia, sono state organizzate, per il 23 e il 24 luglio prossimo, le simulazioni dei test di accesso per aiutare i giovani diplomati a prendere confidenza con la tipologia di quesiti che saranno oggetto delle prove ufficiali.
Le prove ufficiali si terranno rispettivamente il 3 settembre per il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia, il 4 settembre per il Corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria, il 7 settembre per il Corso di laurea in Medicina Veterinaria e il 9 settembre per i Corsi di laurea triennale nelle Professioni Sanitarie.
Per l’anno accademico 2009/2010, sono tornati nuovamente a 100 i posti disponibili per il Corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia.
Per Odontoiatria e Protesi dentaria i posti sono 9; per Medicina Veterinaria i posti disponibili invece sono 11 mentre per i corsi di laurea triennale nelle Professioni Sanitarie i posti disponibili sono in totale 610.
Le attività di orientamento, organizzate dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia e dal Centro Orientamento dell’Ateneo, vedranno la partecipazione dei docenti della Facoltà e si svolgeranno presso le Aule dell’Edificio delle Bioscienze del Campus universitario “Salvatore Venuta”.
Giovedì 23 luglio, a partire dalle ore 9.00, presso Aula Magna A, Aula Magna B, Aula P è previsto il test simulato per i corsi di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Medicina Veterinaria; venerdì 24 luglio, a partire dalle ore 9.00, presso Aula Magna A, Aula Magna B, Aula D è in programma invece la simulazione del test di ammissione ai corsi di laurea nelle Professioni Sanitarie.
La partecipazione a tali corsi di orientamento è su base volontaria e costituisce esclusivamente un momento di autovalutazione da parte dello studente in vista della prova ufficiale di ammissione al corso di laurea.
Le domande di partecipazione ai concorsi di ammissione per Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Medicina Veterinaria, e per i corsi di laurea nelle Professioni Sanitarie devono essere presentate entro il 18 agosto 2009 presso le segreterie studenti dei rispettivi corsi oppure all’Ufficio Protocollo dell’Ateneo.
Al modulo di partecipazione è necessario allegare la ricevuta di pagamento di 25 euro, quale contributo per l’ammissione al concorso stesso.
Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero verde 800453444 oppure consultare la sezione “Concorsi di ammissione 2009/2010” sulla home page del sito www.unicz.it.
I Giovani meridionali continuano a emigrare al nord
Non hanno più la valigia chiusa con lo spago, ma i meridionali continuano a emigrare al Nord. Fenomeno che fa del mezzogiorno italiano “un caso unico in Europa”, in cui la carenza di domanda di professioni di qualità spinge i migliori “cervelli” a cercare fortuna al centro-nord. E’ quanto segnala il rapporto sull’economia del Mezzogiorno 2009 dello Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno.
Napolitano: “Istituzioni facciano di più”. Deve crescere nelle istituzioni, così come nella società, la coscienza che il divario tra nord e sud deve essere corretto e superato: lo afferma Giorgio Napolitano in un messaggio allo Svimez in occasione della presentazione del rapporto 2009.
“La crisi economica rafforza il convincimento che una prospettiva di stabile ripresa del processo di sviluppo debba essere fondata sul superamento degli squilibri territoriali, necessario per utilizzare pienamente tutte le potenzialità del nostro Paese”. Il lavoro della Svimez, prosegue il capo dello Stato, “offre un contributo importante allo sviluppo di un confronto nazionale”.
Italia divisa in due. L’Italia, si legge nello studio, “continua a presentarsi come un paese spaccato in due sul fronte migratorio: a un centro-nord che attira e smista flussi al suo interno, corrisponde un sud che espelle giovani e manodopera senza rimpiazzarla con pensionati, stranieri o individui provenienti da altre regioni”.
Inoltre, i posti di lavoro del Mezzogiorno, in particolare, “sono in numero assai inferiore a quello degli occupati. Ed è la carenza di domanda di figure professionali di livello medio-alto a costituire la principale spinta all’emigrazione”.
700mila emigrati in 10 anni. Tra il 1997 e il 2008 circa 700mila persone hanno abbandonato il mezzogiorno. Nel solo 2008 sono oltre 122mila i residenti delle regioni del sud partiti verso le regioni del centro-nord a fronte di un rientro di circa 60 mila persone.
Oltre l’87% delle partenze ha origine da Puglia, Sicilia e Campania. In quest’ultima regione si registra l’emorragia più forte (-25 mila), a seguire Puglia e Sicilia rispettivamente con 12,2 mila e 11,6 mila unità in meno.
Pendolari di lungo raggio. Da considerare anche il fenomeno dei “pendolari di lungo raggio” che nel 2008 sono stati 173.000, 23mila in più rispetto al 2007. Persone residenti nel mezzogiorno ma con un posto di lavoro al centro-nord o all’estero, “cittadini a termine”, come li definisce la Svimez, che rientrano a casa nel week end o un paio di volte al mese. Si tratta di giovani con un livello di studio medio-alto: l’80% ha meno di 45 anni e quasi il 50% svolge professioni di livello elevato, il 24% è laureato.
Cittadini a termine. “Non lasciano la residenza - sottolinea la ricerca - generalmente perché non lo giustificherebbe né il costo della vita nelle aree urbane né un contratto di lavoro a tempo. Spesso sono maschi, singles, dipendenti full time in una fase transitoria della loro vita, come l’ingresso o l’assestamento nel mercato del lavoro”. Le regioni che attraggono maggiormente i pendolari sono Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio.
Le matricole scelgono gli atenei al nord. Rispetto ai primi anni 2000 sono aumentati i giovani meridionali trasferiti al centro-nord dopo il diploma che si sono laureati lì e lavorano lì, mentre sono diminuiti i laureati negli atenei meridionali in partenza dopo la laurea in cerca di lavoro.
I laureati “eccellenti” abbandonano il sud. In vistosa crescita le partenze dei laureati “eccellenti”: nel 2004 partiva il 25% dei laureati meridionali con il massimo dei voti; tre anni più tardi la percentuale è balzata a quasi il 38%. Fenomeno, quest’ultimo, che si spiega con il fatto che la mobilità geografica sud-nord permette una mobilità sociale.
I laureati meridionali che si spostano dopo la laurea al centro-nord vanno infatti incontro a contratti meno stabili rispetto a chi rimane, ma a uno stipendio più alto. Il 50% dei giovani immobili al sud non arriva a 1000 euro al mese, mentre il 63% di chi è partito dopo la laurea guadagna tra 1000 e 1500 euro e oltre il 16% più di 1500 euro.
15 luglio 2009
Cosenza la delegazione del Pd il 16 luglio 2009 dal Presidente Oliverio
Dopo qualche mareta secondo i “rumors” è confermata l’adesione del PD all’invito del Presidente della Provincia Mario Oliverio per lo svolgimento dell’incontro che si terrà il 16 luglio 2009 alle ore 16,30 nel Palazzo di Piazza XV Marzo, programmato nel quadro del calendario delle consultazioni che si stanno svolgendo tra il Presidente e i partiti. Al centro dell’incontro saranno posti i temi relativi alla formazione della Giunta Provinciale e le priorità programmatico-amministrative. Della delegazione del PD guidata dal Segretario Provinciale sen. Franco Bruno fanno parte Pietro Midaglia, Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Mario Franchino, Umberto Bernaudo e il sen. Franco Covello.
Entra nel vivo la campagna congressuale del PD in Calabria. Arrivano i big in provincia di cosenza
Entra nel vivo la campagna congressuale del PD in Calabria. I primi appuntamenti sono già fissati, il 30 luglio arriverà Pierluigi Bersani per una iniziativa di presentazione della mozione a Camigliatello nel Parco Old Calabria. Il 25 luglio è invece previsto un incontro con Piero Fassino, Coordinatore Nazionale della Mozione Franceschini. La mozione Bersani intanto rende noto che la visita del candidato segretario avrà al centro “il rilancio del Meridione ma anche il tema delle alleanze per il futuro”. Insieme a Bersani ci sarà anche l’europarlamentare Gianni Pittella.
Roma Direzione nazionale del Pd nomina Nicola Adamo coordinatore della mozione Franceschini in Calabria
''Nel corso dell'incontro e' stato unanimemente sottolineato che nel Paese ed ancor piu' in Calabria e' indispensabile - continua il comunicato - perseguire la strategicita' dell'originario progetto fondativo del PD. Cio' e' imposto dal carattere di una crisi che investe la Calabria e dalla necessita' di assumere nella dimensione politica nazionale i temi dello sviluppo, della sicurezza e della democrazia nel Mezzogiorno come fattore determinante della prospettiva di crescita dell'intero Paese''.
''Il Congresso del PD in Calabria - continua la nota - deve rifuggire dalla semplicistica conta interna e rivolgersi soprattutto alla societa' calabrese. E' in gioco non il passato, ma il futuro della Calabria e delle sue nuove generazioni. Il PD deve candidarsi ad essere forza motrice di una grande opera di rigenerazione sociale, politica e democratica''.
''Nell'incontro si e' discusso, inoltre, del percorso politico ed organizzativo della campagna congressuale. Si e' deciso che la prima manifestazione di presentazione della mozione si terra' in Calabria il 25 luglio alla presenza dell'on. Piero Fassino.
La riunione ha deciso, infine, di nominare coordinatore della mozione in Calabria Nicola Adamo, capogruppo Pd in Consiglio regionale. A margine della riunione si e' tenuto anche un breve e cordiale incontro con il Segretario nazionale, Dario Franceschini''.
Mastella indignato solo 290 euro al giorno
Una diaria di 290 euro! ‘Sta miseria. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano.
E’ tornato, per fortuna in Europa, grazie al Pdl e al presidente operaio, il mastellone nazionale, e subito si fa sentire per una battaglia imprescindibile. Si lamenta per la pochezza del salario, il povero Mastella, addirittura meno che in Italia. Urla, è furioso. Una persona seria come può accettare la miseria di 290 euro al giorno per tutto quel lavoro?
Il problema del profeta di Ceppaloni è la sfortuna: da quest’anno infatti tutti gli europarlamentari guadagnano uguale, e quindi gli tocca prendere gli stessi soldi degli altri, un vero scandalo, solo 7.666,31 lordi al mese. Al netto, 5.700 euro, con pensione dopo cinque anni, finito il mandato. Insomma, una miseria per un politico coerente e inflessibile come lui. E dovrà essere presente almeno 7 volte in un anno.
Al di la dello sberleffo
Al di là dello sberleffo, l’affaire della candidatura di Beppe Grillo è tutt’altro che comico perché evidenzia un problema terribilmente serio, un nodo politico che investe il Pd: la sua natura, la sua identità, la sua credibilità, la sua leadership. E’ vero: un comico dovrebbe fare il comico. Come un politico dovrebbe fare il politico. Scambiarsi i ruoli è deleterio, oltre che farsesco.
Inutile girarci attorno: il problema non è Beppe Grillo (e le presunte trame del … “burattinaio” Antonio Di Pietro) ma il Pd degli equivoci e delle ambiguità, un partito sempre più avvitato in una deriva confusa e inconcludente, dominato da pulsioni autodistruttive.
Con dei cavilli burocratici e il fuoco di sbarramento si può chiudere la porta a chi chiede provocatoriamente la tessera del partito. Ma con i cavilli burocratici e gli atti di prepotenza non si dà forza, dignità, autorevolezza a un partito e a un gruppo dirigente ridotti davvero al lumicino. Non è con l’indignazione o il disprezzo che si risolvono problemi politici.
Pure Togliatti ci cascò quando, per dimostrare la giustezza dell’espulsione di due dirigenti del Pci, ironizzò che “anche nella criniera di un cavallo da corsa poteva nascondersi un pidocchio”. Ma lui era “il migliore” del più grande e autorevole partito comunista del mondo occidentale. Chi sono questi, se non gli artefici di un fallimento annunciato e realizzato? Franco Marini (uno che predica bene ma razzola male) ha in parte ragione: “Il problema vero è l’immagine rovinata del partito che mette in palio al gratta e vinci la carica di segretario”.
13 luglio 2009
Direzione provinciale Pd di Cosenza
Intenso e serrato il dibattito della Direzione della Provinciale del PD di Cosenza convocata ieri sera per una prima analisi del voto e la nomina della Commissione Provinciale per il Congresso di ottobre. Assente Mario Oliverio impegnato nelle consultazioni con i partiti per la formazione del nuovo esecutivo provinciale. Ampia ed articolata la relazione del Segretario Provinciale sen. Franco Bruno il quale ha detto con chiarezza che il PD “ha subito una sconfitta, che va collocata certamente nel più generale contesto europeo e nazionale, ma pur sempre una sconfitta. Magra consolazione risulta essere il risultato calabrese, che si colloca quattro punti al di sopra della media delle quattro regioni della circoscrizione meridionale. Un risultato importante che si lega anche al non avanzamento del PDL che qui registra il suo peggiore risultato.
Piero Fassino e la “Bomba” Grillo
Piero Fassino, riferendosi alla “bomba” della candidatura a segretario del Pd di Beppe Grillo, si rifugia in una inutile frase fatta “non è una cosa seria”.
L’ex segretario dei Ds si sbaglia. E’ il Partito democratico che non è una cosa seria. L’ultimo atto del (presunto) stupratore romano (e le polemiche conseguenti), dimostrano lo stato di un partito allo sbando, in decomposizione. Grillo non è Pannella e darà seguito alla sua provocazione: mettergli il veto, non dargli la tessera, è quello che il comico vuole. Sarà come buttare benzina sul fuoco, un roteare di sciabole sul nulla. Il nodo vero resta uno solo: il fallimento del Pd. Partito nella tenaglia della debolezza politica che genera altre debolezze. Dalla debolezza politica nasce la commistione fra potere , partito, affari, nasce la questione morale, cui l’ultimo atto dello stupratore romano è “solo” una scheggia impazzita.
Non c’è nessun cambio di passo in questa fase precongressuale. E nessun cambio di passo ci sarà al congresso. Le ripetute debacle elettorali sono state catastrofi annunciate, frutto di leadership inesistenti, di scelte politiche sbagliate, di una situazione di paralisi, smottamento e smarrimento.Il trasformismo, riprovevole sotto l’aspetto etico, è uno dei mali del partito che ovunque ha rotto l’antico radicamento politico e sociale e anche nelle regioni rosse ha evidenziato una gestione del potere sempre più paternalistica e burocratizzata.
Così è passata fra la gente, anche nei ceti per decenni serbatoio di voto della sinistra, la logica del “sono tutti uguali”. La gente non ha votato Pd e si allontana dal Pd perché ritiene che questo Pd non la rappresenta e non è credibile, sentendosi addirittura traditi. Il retaggio di antiche “appartenenze” ideologiche, le nuove divisioni per spartirsi le rimanenti leve del potere, alimentano nel partito nuove lacerazioni, creando ulteriore delusione e sconcerto nella base. La capacità e la volontà di un confronto sui grandi temi politici e istituzionali e sul grande progetto riformista, si sono liquefatti sotto i colpi di una classe dirigente che ha raccolto, non solo in tema di corruzione e clientele, il peggio del peggio dei singoli partiti di provenienza. E queste sono oggi le conseguenze. Il pesce puzza dalla testa.
Siamo all’ennesimo tentativo che evoca l’ennesimo fallimento. Come è possibile procedere a una rifondazione politica, culturale, morale e di valori rinnovando subito e nel profondo uomini, idee e metodi? Tutt’al più si ripulirà la superficie, nascondendo la polvere sotto il tappeto e tirando a campare ancora un po’.
Il 25 ottobre 2009, dunque, anche Beppe Grillo sarà della partita, partecipando a quello che sembra diventato il secondo lo sport nazionale dopo il calcio: candidarsi alla segreteria del Pd.
Napoli Scandalo delle tessere nel Pd più 6000 persone avrebbero deciso di aderire
A meno di 48 ore dall’annuncio della possibile candidatura del comico Beppe Grillo, la classe dirigente del Partito Democratico deve affrontare l’ennesimo scandalo. In un solo pomeriggio, a Napoli, più di 6000 persone avrebbero deciso di aderire al Partito di Dario Franceschini.
Ignazio Marino, eletto nuovo castigatore del Partito Democratico per i dubbi sollevati sulla moralità del progetto politico che vorrebbe rappresentare, ha supposto che nel capoluogo canpano in pochi giorni ci sarà più tesserati che elettori. Sereno e fiducioso nel responsabile dei nuovi tesserati di Napoli si è detto Bersani.
Di fatto l’ennesima notizia che punta a minare gli equilibri interni del Partito tendenzialmente di centro-sinistra non è una totale novità. Come raccontato da Marco Paganini per polisblog.it, fu la giornalista Miriam Mafai in una puntata di Omnibus Estate a sollevare i primi dubbi sull’operato della dirigenza locale. Ad oggi, stando ai dati ufficiali, un quinto degli iscritti a Partito Democratico si sarebbe iscritto a Napoli.
Lecito chiedersi, alla luce di queste notizie, come si possa arrivare a questo punto. Preludio di qualcosa che per come procede il countdown al Congresso potrebbe prevedere di tutto. Veramente di tutto. Anche un qualsivoglia intervento berlusconiano, unico centro dei problemi della coalizione di centro-sinistra.